Perché vendere sui marketplace.

Scegliere di vendere sui marketplace non è una decisione scontata: c’è chi pensa serva solo a fare guadagnare gli altri e chi pensa che ormai sia l’unica strada percorribile per vendere online. La verità, come spesso accade, non sta neanche nel mezzo. I marketplace offrono sì tanti vantaggi, a partire dalla visibilità, ma richiedono lavoro e una strategia globale di vendita online più ampia. Fra commissioni e competizione interna fra i numerosi venditori per il “miglior prezzo”, il rischio che si venda e si lavori senza vedere un profitto c’è ma se scegliamo i marketplace giusti e una strategia di vendita più ampia che ci permetta di integrarli per utilizzarli come fattore di crescita, le opportunità che ci offrono sono tante e molto concrete.

"Si stima che nel 2021 il giro di affari delle vendite online supererà i 4.5 trilioni di dollari"
Shopify

Visibilità sui motori di ricerca.

I marketplace, almeno i principali, sono tendenzialmente già posizionati sui motori di ricerca con le loro sezioni prodotti: l’utente che cercherà un qualunque prodotto sul web, si troverà inevitabilmente di fronte almeno uno dei portali più famosi dove fare il proprio acquisto. Per chi si è da poco affacciato al mondo del web con i suoi prodotti, questo costituisce un’ottima opportunità per ottenere le prime vendite e farsi vedere nell’attesa di ritagliarsi il proprio spazio. Ricordiamo infatti che il posizionamento sui motori di ricerca è un’attività a medio o lungo termine e passeranno mesi, nei casi più estremi anche più di un anno, prima di vedersi nella prima pagina dei risultati di Google.

Web semantico e intento di ricerca.

I continui aggiornamenti di Google spingono sempre di più verso il cosiddetto web semantico, ovvero la facoltà dell’algoritmo di “capire” quello che stiamo chiedendo e di fornirci una risposta adeguata fra i risultati di ricerca. Chi cerca con l’intento di comprare utilizza dei termini e delle forme espressive ben precise che Google sta imparando a “interpretare” sempre meglio e a fornire in risposta dei siti che soddisfino l’intento iniziale: l’acquisto. In altre parole se Google ritiene che vogliamo comprare un determinato prodotto ci mostrerà dei siti nei quali solitamente la gente entra per comprare e i marketplace sono esattamente questo. Ovviamente un sito eCommerce proprietario è altrettanto pertinente ma, almeno nell’immediato, i marketplace offrono una scorciatoia non trascurabile.

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Testare i prodotti e muovere i primi passi.

I marketplace ci diranno anche se i nostri prodotti sono idonei alla vendita online, a che prezzo e in che modo. La presenza di oggetti simili su un marketplace ritenuto idoneo è già uno spunto di riflessione ma è solo mettendo in vendita i nostri che avremo i feedback di cui abbiamo bisogno. Non è detto che gli altri vendano alle nostre stesse condizioni e magari hanno altri guadagni o altri costi, quindi capire che margini abbiamo in relazione alla domanda online è sicuramente cruciale. Inoltre lo stesso tipo di prodotto può risultare più o meno ricercato in base alla fascia di prezzo o al target ed è bene capire queste dinamiche prima di dare il tutto per tutto. Soprattutto, se stiamo cercando di crescere a prescindere dai marketplace, avremo subito la possibilità di raccogliere dati utili alla nostra crescita: parole chiave e termini di ricerca, feedback dai clienti (anche comportamentali) e molto altro. Capire da un marketplace come la gente si interfaccia ai nostri prodotti ci aiuterà a presentarli nel migliore dei modi su una piattaforma proprietaria.

Strategie di crescita.

Soprattutto per chi si è appena lanciato sul web ma anche per chi ha ancora tanto margine di crescita, i marketplace costituiscono quindi un’ottima opportunità. La visibilità iniziale è sicuramente un punto di forza ma non va sottovalutata neanche la visibilità costante che si genera in parallelo rispetto alle altre attività che possiamo portare avanti: chi ha il proprio portale può affiancarvi i marketplace per maggiore visibilità e aumentare il numero delle conversioni.  Difficilmente i marketplace potranno garantire gli stessi volumi di vendita di un portale proprietario affermato ma potranno integrarlo in modo sostanzioso se gestiti correttamente. In quest’ottica vanno anche visti come uno strumento di lead generation e costruzione della fiducia. Infatti, la presenza sui marketplace viene spesso vista come sinonimo di onestà e affidabilità (visti i requisiti di customer satisfaction molto alti) e molti clienti che comprano su un marketplace si ricorderanno del venditore così che poi, se soddisfatti, la volta successiva verranno direttamente sul nostro sito, risparmiandoci le commissioni.

Vendere all’estero tramite i marketplace.

I marketplace offrono la possibilità di testare i prodotti su mercati differenti in modo relativamente immediato. Se vogliamo iniziare a vendere in un altro paese dobbiamo fare il sito in lingua, impostare campagne sponsorizzate per la visibilità iniziale e imbastire una campagna SEO, preferibilmente con un’agenzia locale, e tante altre attività dispendiose, sia in termini di denaro che di forza lavoro necessaria. I marketplace ci offrono una scorciatoia, permettendoci di inserire lo stesso catalogo anche su portali stranieri che non saremmo normalmente in grado di raggiungere. Non tutti i paesi sono simili e i trend di acquisto online sono molto diversi. Potremmo scoprire con piacere che i nostri prodotti sono estremamente ricercati da qualche parte, fare valere il Made in Italy o le nostre competenze specifiche, così come potremmo decidere che un paese o un mercato non fanno decisamente al caso nostro.

I motivi per scegliere di vendere sui marketplace sono tanti ma bisogna sapere scegliere con cura e saperli utilizzare al fine della propria crescita, evitando di generare vendite che favoriscono il portale che ci ospita senza portarci alcun profitto.