Vendere Online:
i Marketplace Specializzati.

Oltre ai più tradizionali marketplace orizzontali che offrono ogni tipologia di prodotto, possiamo trovare anche piattaforme dedicate a prodotti ben precisi o a un target specifico. Esistono infatti marketplace per il fai-da-te, per il cibo, per il b2b e per tante piccole nicchie di mercato. Questi portali non fanno il traffico dei più famosi eBay o Amazon ma si rivelano molto utili per chiunque riesca a riconoscersi in quella nicchia ben precisa che vogliono rappresentare. Il pubblico di tali siti è sicuramente più “caldo” degli utenti generalisti di un marketplace orizzontale e spesso anche più fidelizzato, con la tendenza a tornare per ulteriori acquisti. Questo tipo di utenti porta vantaggi e svantaggi dal punto di vista di un venditore: un pubblico “educato” e “competente” è più facile da gestire ma bisogna essere in grado di fornire qualità dei prodotti e informazioni precise e rilevanti. Non si può improvvisare ma la fidelizzazione è dietro l’angolo.

"Solo negli USA, il mercato online del cibo ha toccato i 20 miliardi di dollari"
Forbes

Perché scegliere i marketplace di nicchia.

Non tutti possono permettersi di lanciarsi su queste piattaforme, vuoi perché i prodotti non sono quelli giusti o perché hanno un target generalista. Anche se la nicchia è quella giusta, può capitare che il prodotto non soddisfi le esigenze di un pubblico target competente e che si tenda progressivamente all’oblio. In questo caso la presenza su tali portali può fare al massimo da vetrina ma si rischia la pubblicità negativa se i nostri prodotti vengono recensiti in modo negativo. La presenza su un marketplace dedicato è quindi da valutare con cura ma se troviamo la nostra nicchia e il modo adeguato di veicolare le informazioni relative ai nostri prodotti, possiamo gettare delle basi stabili su cui poggiare la nostra crescita. I vantaggi di tali piattaforme eCommerce verticali sono infatti tanti, a partire dalla competizione fra venditori. Nel caso dei marketplace più tradizionali si va infatti incontro a cataloghi con milioni di prodotti e può capitare di finire sommersi dalle alternative, magari anche non rilevanti. Le ricerche più generiche (le parole inserite nel motore di ricerca interno) possono essere coperte da categorie di prodotti anche differenti e la presenza di correlati e annunci sponsorizzati può disperdere il processo di acquisto rendendoci invisibili. Al contrario, il pubblico competente di un marketplace dedicato farà ricerche più mirate e, se appunto siamo in grado di intercettare queste ricerche, sarà più facile metterci in mostra. Ricordando poi che i marketplace devono favorire la nostra crescita come venditori, diventa cruciale il fattore della fidelizzazione. L’utente competente ha un rapporto diverso con i prodotti e tenderà anche a entrare in contatto con il venditore più facilmente. Sarà così possibile portarlo sul nostro sito privato e provare a instaurare un rapporto duraturo. La crescita costante del fenomeno eCommerce ha portato alla nascita di numerosi marketplace e, vista la concorrenza dei giganti del settore, molti di questi decidono di partire con una nicchia di mercato specifica per poi allargare l’offerta in orizzontale nel caso di crescita sostenuta, cercando di replicare anche solo in parte quello che fece a suo tempo Amazon. Nel vasto panorama dei marketplace dedicati esistenti, andiamo a vedere qualche caso particolare fra i più famosi.

ManoMano: il fai-da-te.

Partiamo con un marketplace sempre più conosciuto dal pubblico italiano e che ha preso come nicchia di riferimento il mondo del fai-da-te. Il successo che ManoMano ha conosciuto negli ultimi anni lo ha portato ad allargarsi progressivamente anche in orizzontale ma non si è ancora allontanato più di tanto dalla nicchia iniziale. Possiamo infatti trovare oggi sezioni per l’arredo casa e l’arredo giardino, quali sedie e tavoli, ma sono categorie di prodotti che storicamente troviamo negli store fisici dedicati appunto al bricolage, quindi c’è un’affinità nell’intenzione di acquisto del pubblico. Se il nostro catalogo viene accettato, ManoMano si presta in particolare per quei produttori di attrezzature professionali che vogliono raggiungere gli utenti privati ma anche per chi si occupa di arredo casa e arredo giardino, categorie che sono coperte a 360°, dagli impianti di riscaldamento fino alle palle di natale, passando per telecamere di sicurezza e illuminazione. Le tariffe mensili sono accessibili e le commissioni sono nella norma. Vale quindi sicuramente la pena provare ma bisogna saper essere competitivi sui prezzi e farsi trovare pronti a livello di contenuti, i quali devono risultare pertinenti a un target meno generalista.

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ePrice: l’elettronica.

Anche ePrice, come i più famosi, si è allargato in orizzontale per coprire più categorie merceologiche alla luce di un pubblico sempre crescente. Il target originale però, elettrodomestici e dispositivi elettronici, è rimasto molto forte e ogni volta che cerchiamo offerte di questo genere, ePrice si fa trovare facilmente. Le modalità di importazione del catalogo, le tariffe e le commissioni, sono allineate alla media dei marketplace. Il target è sicuramente molto specifico, così come le ricerche degli utenti, ma si tratta di un pubblico meno informato rispetto ad altre nicchie. Ciò che fa la differenza è la comparazione, ovvero quanto i nostri prodotti performano rispetto alle alternative: prezzo e caratteristiche in evidenza saranno i punti chiave per facilitare la comparazione e indirizzarla verso il nostro prodotto.

Privalia: l’abbigliamento.

L’abbigliamento è presente sui principali marketplace ed esiste anche tanta competizione da parte degli eCommerce proprietari ma ci sono anche opzioni interessanti per presentare i propri prodotti sfruttando la visibilità ottenuta da altri. In genere si ha a che fare con selezioni particolari, magari dedicate a stili ben definiti o a “tagli” di un certo tipo (design italiano per esempio). Abbiamo selezionato Privalia come esempio perché è quello più frequentato, oltre che quello che si distacca più dagli altri come formula. Pensato solo per utenti registrati, Privalia mette in evidenza sconti e offerte sui brand dei quali ha la disponibilità. Perfetto quindi per le catene e i marchi conosciuti per dare visibilità ai propri prodotti nei periodi di saldo. L’accesso “esclusivo” (basta registrarsi gratuitamente in realtà) alza i tassi di engagement e la fidelizzazione degli utenti. Avere il proprio marchio in esposizione su questa vetrina online aiuterà quindi non solo a smaltire le scorte durante i saldi ma anche per fare brand awareness e imprimere il nostro marchio nella mente dell’utente, nella speranza che torni a trovarci sul nostro sito proprietario la volta successiva, anche solo per consultare le nuove collezioni. Pensato più che altro per i brand, non fa al caso delle piccole boutique, per le quali esistono scelte più adeguate, come vediamo appunto ora.

Etsy: l’artigianato.

La nicchia di Etsy non riguarda tanto la tipologia di prodotti quanto le modalità di produzione: artigianato, sartoria, arts and crafts, oggetti da collezione e simili. In altre parole, oggetti unici. Chiunque crei vestiti, gioielli e prodotti non in serie troverà il suo spazio su Etsy. In questo si distacca molto dagli altri marketplace ed è infatti battuto da venditori non convenzionali: boutique, designer e artigiani, soprattutto. Tutte figure che solitamente sono prive di un proprio portale o che comunque non hanno le dimensioni per intercettare un pubblico vasto. In genere quindi la competizione interna è molto diversificata e, molto spesso, non ottimizzata. Può sembrare facile quindi competere ma bisogna in realtà partire sempre dal prodotto perché chi cerca oggetti unici non guarda tanto il prezzo quanto la bellezza dell’oggetto che sta cercando. Se si riesce ad avere prodotti di qualità e presentarli nel migliore dei modi, su Etsy si troverà la propria dimensione. Non si pensi di trovare prodotti da bancarella, per quanto effettivamente ci siano, perché la presenza di designer di abiti e di gioielli ci farà trovare anche tantissimi prodotti esclusivi e decisamente non a buon mercato.

Nife: il food.

Il cibo è un settore che ha fatto fatica a decollare su internet, almeno qui da noi in Italia. Un popolo come il nostro, così abituato alla qualità del cibo, deve vedere coi propri occhi la qualità di ciò che compra prima di acquistarlo. In altri paesi, il processo è stato più facile. Si è partiti con i prodotti da supermercato, che in effetti sono più standardizzati di un prodotto da banco, per poi proseguire con le nicchie del biologico, dei prodotti “direttamente dal produttore”, l’enogastronomico di qualità e molto altro. Prendiamo Nife, per esempio, un sito che ha incominciato proponendo i prodotti della grande distribuzione italiana al territorio inglese. Dopo un iniziale periodo di rodaggio ha potuto tenere bassi i costi (relativamente al Regno Unito ovviamente) così da diventare abbastanza competitivo da imporsi contro i principali supermercati. La qualità del prodotto da supermercato inglese non ha retto il confronto, Nife è cresciuto (così come altri competitor) e i supermercati hanno adottato la stessa modalità, implementando piattaforme online con la spesa a domicilio, pratica che oggi è estremamente diffusa in Inghilterra. Il fenomeno si è allargato e ha coinvolto anche il nostro paese, dove però vince ancora l’enogastronomico di qualità. Gli Italiani vedono forse nel cibo online la possibilità di fare l’acquisto di qualità, quello che non trovano nel supermercato ma per i produttori e i distributori esistono tante possibilità di fare conoscere i propri prodotti all’estero (di qualità o da grande distribuzione) proprio approfittando di questi marketplace del food, sempre più presenti.

Altri marketplace di settore.

L’abitudine sempre crescente di fare acquisti online ci porta oggi a testimoniare la proliferazione di nuovi marketplace che provano ad affermarsi in settori di nicchia per poi allargarsi in caso di successo. Oggi troviamo marketplace di prodotti finanziari, prodotti introvabili, indicizzatori di offerte sottocosto, videogiochi, computer, veicoli ed accessori, memorabilia, cosmetici e molto altro. Ognuno ha la sua nicchia, le sue modalità di accesso e criteri di ottimizzazione e visibilità. La giusta strategia per vendere su Internet sarà quella di saper scegliere e sapersi adeguare senza sacrificarsi ma, al contrario, crescere come venditori.

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